L’agroalimentare deve affrontare il tema della sostenibilità puntando sulla sua qualità: la chance dei fondi europei nella seconda tappa del tour con Banca Mps e JP Morgan am
“Sostenibilità, lotta alle imitazioni e valorizzazione del territorio“. Elivra Bortolomiol, presidente del Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, non ha dubbi: il futuro del territorio si costruisce puntando proprio su questi “valori”.
L’imprenditrice veneta ha portato la sua testimonianza alla seconda tappa del roadshow “Viaggio nell’Italia del PNRR e della transizione. Un’occasione di crescita per imprese e territorio”, organizzato da Banca Monte dei Paschi di Siena in collaborazione con Jp Morgan Asset Management e L’Economia del Corriere della Sera.
Un incontro che martedì 23 novembre ha riunito gli imprenditori nella terra del Prosecco, nel trevigiano (il prossimo appuntamento sarà lunedì 29 novembre a Firenze), e in cui sono intervenuti Pasquale Marchese, chief commerciai officer di Banca Monte dei Paschi di Siena, Maria Paola Toschi, global market strategist di Jp Morgan Asset Management e Mauro Rosati, direttore generale Fondazione Qualivita.
L’obiettivo? Far conoscere le opportunità offerte dal PNRR e gli strumenti per coglierle. I lavori sono stati coordinati da Federico Fubini e Massimo Fracaro, giornalisti del Corriere della Sera.
“La sostenibilità ambientale è importantissima, non solo per avere prodotti di qualità, ma anche per mantenere quell’equilibrio che servirà in ambito sociale e per conservare il riconoscimento dell’Unesco (nel 2019 le colline del Prosecco sono state iscritte nella lista mondiale) – ha sottolineato Bortolomiol -. Oggi stiamo lavorando a un grosso progetto che ci consentirà di preservare il nostro patrimonio e di avere un ulteriore riconoscimento. Per far questo, però, abbiamo bisogno di essere sostenuti finanziariamente“, e in tal senso il Pnrr rappresenta un’opportunità unica, con oltre 220 miliardi di euro che dovranno essere spesi, e bene, per rilanciare il Paese.
“Proprio per questo c’è un’attenzione molto forte sul Paese, che oltre a essere la terza economia d’Europa è anche tra i maggiori beneficiari dei fondi ha fatto notare Toschi-. C’è molta fiducia su questo piano, e l’Italia dovrà realizzare le riforme strutturali che sono un elemento importante del PNRR. Ma gli investimenti funzioneranno solo se ci saranno “politiche di coesione che ci permetteranno di raggiungere gli obiettivi – ha commentato Rosati -. E le imprese dovranno fare la loro parte. Per migliorarci dobbiamo convergere le nostre produzioni verso la sostenibilità. Ma non per finta, altrimenti i consumatori non ce lo perdonerebbero mai”.
E per riuscirci, le aziende avranno bisogno di un supporto importante, che potranno trovare nelle banche. “Il nostro compito è riuscire a replicare quanto di buono abbiamo fatto durante la pandemia, tra il 2020 e il 2021 – ha detto Marchese -. È stato un successo del sistema Paese. Ognuno ha fatto la sua parte, dalle banche ai consorzi, dagli enti locali agli istituti di garanzia, allo Stato”. Così, l`istituto senese guidato dall’amministratore delegato Guido Bastianini deciso di creare dei punti di contatto sul territorio. “L’obiettivo è stare vicino ai consorzi e alle organizzazioni intermedie per poter rafforzare le sinergie e comprendere meglio le esigenze degli imprenditori” – ha precisato Marchese.
Fonte: Corriere della Sera – L’Economia