Sarà sempre il Consorzio di tutela del bergamotto di Reggio Calabria, ai sensi dell’articolo 14, comma 15 della legge 21 dicembre 1999, a svolgere le funzioni di controllo sulla quantità e sulla essenziale.
E’ la conferma importante che arriva direttamente dal Ministero delle Politiche Agricole e che diviene al tempo stesso punto di rilancia di un’azione strategica sul territorio. Il significato è chiaro: il Consorzio nella persona del suo presidente, avvocato Ezio Pizzi, avrà la possibilità di verificare, anche attraverso il prelievo di campioni, se il prodotto circolante risponde ai requisiti previsti dal disciplinare della DOP approvato nel 2001 «Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati. Questa decisione ministeriale arriva dopo due anni a causa del covid e ripristina non solo il necessario equilibrio del settore ma anche ne dà un nuovo impulso ammette Pizzi. Si prosegue cosi su quel percorso fondamentale di anni di annientare qualsiasi tentativo, attraverso azioni mirate, di adulterazione che è la causa prima del crollo dei prezzi del prodotto genuino ricavato dai frutti dei nostri bergamotteti. Tra l’altro, questa funzione di controtto, negli ultimi dieci anni, ha favorito il trend rialzista dei prezzi e dato una nuova veste remunerativa oggi al Bergamotto di Reggio Calabria – Olio Essenziale DOP. Altragrande novità: la modifica, ottenuta solo pochi giorni fa, dei parametri ISO. In questo modo – aggiunge Ezio Pizzi -, si sono adeguate le caratteristiche normative alla qualità dell’olio essenziale prodotto dai nostri agrumeti, per come si è venuto modificandosi nell’ultimo decennio accusa delle condizioni climatiche.
Fonte: Gazzetta del Sud