L’acetaia del Comune di Vignola produce aceto balsamico conforme al disciplinare stabilito per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP
Giovedì mattina, infatti, si è tenuta una visita ispettiva di controllo effettuata da parte di personale specializzato dell’ente Kiwa Cermet Italia. Dall’audit non sono emerse criticità relative alle varie fasi di produzione e invecchiamento dell’aceto, grazie anche all’esperienza e alla passione con cui i volontari della Consorteria dell’ABTM di Spilamberto conducono le batterie di aceto che si trovano nell’altana della villa comunale.
L’acetaia comunale vignolese fu avviata nell’ottobre del 1999, le prime bottigliette di prodotto risalgono al 2013. L’acetaia è condotta senza scopo di lucro da parte di volontari che prestano la propria opera gratuitamente.
Una parte del prodotto sarà conferita al Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP per l’imbottigliamento secondo le regole stabilite dal disciplinare.
Quello vignolese è un aceto balsamico che ha quindi tutte le caratteristiche per fregiarsi del nome di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e che verrà utilizzato esclusivamente come omaggio per le autorità in visita in municipio.
“Desidero ringraziare, a nome di tutta l’amministrazione, i volontari che, in questi anni, con vera passione e competenza hanno lavorato per garantire la qualità dell’aceto prodotto nelle batterie comunali – afferma la sindaca di Vignola Emilia Muratori commentando la novità legata al famoso ‘oro nero’ -. Ricordo che la nostra acetaia nasce essenzialmente per scopi culturali, per tramandare e far conoscere una tradizione secolare”.
Fonte: Gazzetta di Modena