Nuovi spazi per CSQA, l’ente certificatore nato in città e operativo in 31 Paesi nel mondo. Zaia al taglio del nastro: «Celebriamo un’idea vincente».
Quella che nel 1990 era iniziata come una scommessa, partita da due stanze prese a prestito all’interno dell’Istituto Lattiero-Caseario di Thiene, può oggi considerarsi vinta: CSQA (acronimo di certificazione qualità sicurezza agroalimentare) rappresenta infatti uno dei più importanti organismi di certificazione a livello internazionale attivo nei settori dell’agroalimentare, packaging, foreste, legno e tanto altro.
Un traguardo prestigioso che l’ente partecipato di Veneto Agricoltura ha festeggiato ieri inaugurando i nuovi spazi operativi della storica sede di via San Gaetano destinati a uffici, sale riunioni e aule didattiche per la formazione. «È anche l’occasione di festeggiare i 31 anni di attività di una grande azienda che conta 230 dipendenti, 480 professionisti esterni, undici sedi in Italia e due all’estero, e opera in ben 31 Paesi nel mondo» ha detto Carlo Perini, presidente di CSQA.
«Sono stati 31 anni impegnativi e non sempre belli ha ricordato Pietro Bonato, direttore generale di CSQA Abbiamo avuto dei periodi difficili, in particolare dal 2012 al 2017 quando siamo stati messi in vendita. In quel periodo ho incontrato diverse volte il presidente Luca Zaia, e avere il suo appoggio ci ha dato la forza per andare avanti».
Nove anni fa, infatti il progetto di riforma di Veneto Agricoltura – trasformatasi in Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – aveva previsto la dismissione delle società partecipate di eccellenza, come il CSQA di Thiene, rischio poi rientrato. «Ha ragione Bonato, non c’è sempre stato il sole – ha affermato il governatore Luca Zaia, con lui anche Roberto Ciambetti – però se siamo qui dopo 31 anni è perché nel 1990 ci sono stati dei visionari che hanno avuto l’intuizione di introdurre la tracciabilità e la salubrità nel comparto dell`agroalimentare. Siamo qui anche per celebrare un’idea vincente che ci ha permesso di diventare un’eccellenza internazionale di certificazione».
Fonte: Il Giornale di Vicenza