Il Consorzio Valpolicella propone un viaggio sulle tracce del vino antesignano della Valpolicella, interpretato dalle etichette storiche di “Bepi” Quintarelli: così il Recioto sarà protagonista alla Vinitaly Special Edition (Veronafiere, 17-19 ottobre) con una degustazione verticale delle annate cult che ne hanno segnato la rinascita, guidata dalla mano esperta del produttore veronese che lo ha reso celebre.
In programma per domenica 17 ottobre (ore 14.30-15.30) e organizzato dal Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella, il tasting sarà guidato da JC Viens, gourmand&storyteller e ripercorrerà i momenti chiave dell’evoluzione di un vino con più di 2mila anni di storia, riconosciuto oggi tra i più iconici d’Italia. Ad accompagnare la degustazione tre annate memorabili come la 1988, la 1997 e la 2004, accompagnate dal racconto di Francesco e Lorenzo Quintarelli, nipoti di Giuseppe, oggi impegnati a fare rivivere in bottiglia valori e vision di colui che è stato definito il padre putativo della denominazione.
Unico vino dolce prodotto in Valpolicella, il Recioto è l’antenato dell’Amarone ed è stato decantato da Virgilio come uno dei migliori vini del Belpaese. Amato anche dagli imperatori romani, fu esportato dai veneziani nelle corti più prestigiose d’Europa nel XV e XVI secolo, per poi perdere lustro nei tre secoli successivi. “Il lavoro in vigna di produttori come Giuseppe Quintarelli – ha detto il presidente del Consorzio dei vini Valpolicella, Christian Marchesini – è stato fondamentale per riportare alla luce caratteristiche e peculiarità che oggi lo rendono uno dei prodotti più caratteristici e apprezzati. Per questo il Consorzio, assieme a tutti i soci, ha voluto ricordare ‘il Bepi’ e il suo Recioto a quasi dieci anni dalla scomparsa, quale simbolo della ripartenza”.
Il Consorzio sarà presente nell’area espositiva della Vinitaly Special Edition (Pad.6, Stand B4). Tra le attività, oltre alla degustazione esclusiva sul Recioto della Valpolicella, anche un banco mescita istituzionale e quattro tasting dedicati ai vini della denominazione.
Fonte: Consorzio dei vini Valpolicella
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