Tra le polemiche la Commissione UE accetta la richiesta della Croazia per la tutela della menzione tradizionale Prosěk e pubblica la domanda di registrazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
In conflitto con la tutela europea riservata al nostro Prosecco DOP – afferma la Fondazione Qualivita – la Commissione UE pubblica sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione la domanda di protezione della menzione tradizionale Prošek a norma dell’articolo 28, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) 2019/33 della Commissione che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013.
Nonostante i numerosi dubbi sollevati dall’Italia – ricordando che il regolamento UE sull’Organizzazione comune dei mercati agricoli stabilisce che le DOP e IGP protette devono essere tutelate da ogni abuso – la Commissione ha fatto partire l’iter per il riconoscimento della menzione tradizionale che prevede un percorso amministrativo di almeno 6 mesi, composto da varie fasi: l’opposizione di altri stati membri (2 mesi), le controdeduzioni della Croazia, le ulteriori osservazioni di opponenti e ricorrenti (2 mesi). Dopo questa fase la Commissione UE potrebbe decidere, se non ritiene utili altri approfondimenti.
In tutti i modi l’Italia non è stata e non starà a guardare, è infatti difficile comprendere che la Denominazione di Origine Protetta Prosecco, una delle più emblematiche a livello UE, diventi oggetto di imitazioni e abusi, in particolare nell’Unione europea.
Sul piano tecnico Prošek, in caso di riconoscimento, potrebbe essere utilizzata come menzione tradizionale per i vini a Denominazione d’Origine Protetta Dalmatinska Zagora DOP, Sjeverna Dalmacija DOP, Srednja i Južna Dalmacija DOP e Dingač DOP. La menzione Prošek infatti si riferisce alla tipologia di vino di queste denominazioni prodotta con uve sovramature e appassite che devono contenere almeno 150° Oe (gradi Oechsle) di zucchero. Un vino fermo, assimilabile al Passito, che può essere rosso o bianco. Il colore può variare dal giallo scuro, quasi ambrato, a rossastro con sfumature brune. Con la maturazione il Prošek sviluppa tonalità diverse a causa dell’invecchiamento ossidativo. Il gusto è straordinariamente dolce con un aroma di frutta sovramatura e una lieve nota di legno.
A livello legislativo, in questo caso, per menzione tradizionale (Reg. UE dal 1308/2013 – Articolo 112) si intende il metodo di produzione o di invecchiamento oppure la qualità, il colore, il tipo di luogo o ancora un evento particolare legato alla storia del prodotto a Denominazione di Origine Protetta o a Indicazione Geografica Protetta. Per fare alcuni paragoni con le nostre denominazioni potremmo ricordare, ad esempio, le menzioni “Novello” e “Vino Passito”.
Fonte: Fondazione Qualivita