L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti DOP confermano il trend positivo dello scorso anno anche nel primo quadrimestre del 2021, migliorando i risultati ottenuti nello stesso periodo del 2020.
Nonostante l’incertezza e le difficoltà di questo periodo, la produzione complessiva delle due tipologie Asti Spumante DOP e Moscato d’Asti DOP è aumentata del 11,89% rispetto al primo quadrimestre del 2020, arrivando a quasi a 30 milioni di bottiglie. In seguito a questa incoraggiante crescita della richiesta di mercato, l’Assemblea dei produttori dell’Asti e del Moscato Docg ha approvato la proposta di sbloccare parte della produzione vendemmiale 2020 messa a riserva.
«Saranno oggetto dello sblocco – dichiara il Presidente del Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg, Lorenzo Barbero – poco meno di 40.000 hl di prodotto utili per mantenere in equilibrio il mercato, in risposta alla crescente richiesta ed al contempo garantendo una giacenza di prodotto adeguata, non avendo ancora chiare indicazioni di come si prospetterà la vendemmia 2021». «L’incremento riguarda principalmente il Moscato d’Asti – gli fa eco il Direttore, Giancomo Pondini – Se, infatti, l’Asti Spumante si mantiene sui 14 milioni, in linea con quanto successo nel primo quadrimestre 2020, il Moscato d’Asti cresce di oltre 3 milioni di bottiglie». Verrà messo a disposizione, delle aziende e delle case spumantiere del territorio Patrimonio dell’Umanità UNESCO, un ulteriore quantitativo di prodotto per proseguire la produzione delle bollicine aromatiche piemontesi più apprezzate nel mondo. L’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg, infatti, sono amati anche oltreoceano grazie alla loro unicità, alla versatilità, al basso contenuto alcolico che li rende perfetti per sublimare ogni portata, accompagnare ogni momento di piacere e, durante i mesi più caldi, realizzare rinfrescanti cocktail.
Fonte: L’Ancora