Sostenibilità e territorio, sono questi i temi emersi dal webinar “Dalla produzione al consumo, la sfida dell’agroalimentare di qualità verso la transizione ecologica” organizzato da Fondazione Qualivita e Origin Italia in collaborazione con McDonald’s.
Attenzione all’impatto ambientale della filiera e un forte orgoglio per le DOP e IGP regionali. Sono gli orientamenti agroalimentari dei giovani emiliano-romagnoli di età compresa tra i 15 e i 25 anni secondo lo studio condotto da AstraRicerche per McDonald’s sulle aspettative dei giovani riguardo alla transizione ecologica nell’agroalimentare. Un vero e proprio patrimonio sul quale costruire il futuro.
I dati sono stati presentati nei giorni scorsi nell’ambito del webinar “Dalla produzione al consumo, la sfida dell’agroalimentare di qualità verso la transizione ecologica” organizzato da Fondazione Qualivita e Origin Italia in collaborazione con McDonald’s Italia.
Per gli appartenenti alla GenZ – secondo quanto emerso dallo studio di AstraRicerche – la rilevanza dell’alimentazione (per il significato attribuito, i valori e per le emozioni suscitate) è cresciuta molto negli ultimi 5 anni (45%) ed è testimoniata dall’interesse a spostarsi per visitare fiere a tema, sia all’interno della propria regione (33%) che in altre regioni (21% – per la GenZ emiliano-romagnola: 26%).
Altro aspetto rilevante emerso dalla ricerca in particolare riguardo agli emiliano romagnoli è il forte orgoglio e legame col territorio in tema di preferenze alimentari.
«Il cibo locale – aggiungono ad AstraRicerche – è percepito come parte di sé e rilevante per la propria identità personale, lo è in misura forte per il 28% dei residenti nella regione, contro il 21 % nazionale».
Elementi sui quali pesa di certo il fatto che l’Emilia Romagna sia una vera e propria corazzata nell’ambito dell’universo dei prodotti DOP e IGP made in Italy con 74 riconoscimenti DOP e IGP, un valore di 3,5 miliardi di euro e più di 16mila operatori.
Un orgoglio che si rispecchia nel fatto che il 74% degli intervistati si sente garantito dal marchio DOP. Negli ultimi anni la filiera dei prodotti a marchio Ue italiani si è allargata comprendendo in maniera sempre più stabile rappresentanti nell’anello della ristorazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore