Il Comitato nazionale vini DOP e IGP ha approvato la proposta di disciplinare della nuova denominazione Canelli DOP. Una data storica per il “Moscato speciale” della cittadina della provincia di Asti, in Piemonte.
Il Comitato nazionale vini DOP e IGP ha approvato la proposta di disciplinare della nuova denominazione Canelli DOP. Una data storica per il “Moscato speciale” della cittadina della provincia di Asti, in Piemonte. La riunione di ieri, 12 maggio 2021, tenutasi a Roma, dà il via all’iter finale di riconoscimento della nuova Denominazione di origine controllata e garantita Canelli. Il prossimo passo sarà la pubblicazione del disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Poi toccherà all’Europa riconoscere la Canelli DOP, a Bruxelles. «Grazie a tutte le persone e organi istituzionali che hanno sostenuto e contribuito alla strutturazione del nostro progetto, partito nel 2001 dal sogno di alcuni produttori che con perseveranza e ostinazione lo hanno portato avanti e ora lo vedono concretizzarsi», è il commento dell’Associazione produttori Moscato Canelli.
LARGO ALLA NUOVA TIPOLOGIA CANELLI DOCG RISERVA
Come spiegava il presidente Gianmario Cerutti, tra le novità della nuova denominazione di origine controllata e garantita c’è la tipologia “Riserva”. «Una volta approvata la Docg – commentava il produttore – passeremo alla promozione della nuova tipologia proposta dal Disciplinare: il Canelli Docg Riserva, con almeno 30 mesi di affinamento, di cui almeno 20 in bottiglia». Il nostro Moscato si differenzia dagli altri per la sua capacità di migliorare nel tempo. In particolare, dopo tre anni giunge a un percorso di terziarizzazione che conferisce nuovi aromi al nettare, rendendolo davvero unico nel genere». Il Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg ha approvato lunedì 15 aprile 2019 il via libera alla Docg. Quella che fino ad allora era una sottozona del Moscato d’Asti Docg, Canelli per l’appunto, si avviava così a diventare una Denominazione di origine controllata e garantita indipendente. A distanza di un anno, il sogno è quasi realtà.
IL CONSORZIO
Al momento sono oltre 40 le aziende che, nell’ambito della denominazione Asti Docg, rivendicano il proprio Moscato d’Asti Docg come sottozona Canelli, per oltre mezzo milione di bottiglie.
«La nuova Denominazione commenta Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti Docg commenta così la notizia: rappresenta sicuramente una ulteriore opportunità di crescita qualitativa per i produttori di una zona storica come quella di Canelli». «A vent’anni dalla nascita dell’Associazione – aggiunge Flavio Scagliola, membro del direttivo dell’Associazione Produttori Canelli e vice presidente del Consorzio dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti Docg – la secolare tradizione vitivinicola di Canelli avrà, finalmente, il proprio definitivo riconoscimento».
Fonte: www.winemag.it