Prosecco DOP, il mercato va fortissimo, il meteo rischia di ridurre la produzione: il Consorzio chiede alla Regione la misura straordinaria
C’è bisogno di Prosecco DOP da piazzare sul mercato avido di bollicine: la DOP ha aumentato le vendite del 10 per cento nei primi quattro mesi di quest`anno, ma rischia di non eguagliare il primato del 2020 con mezzo miliardo di bottiglie sul mercato. Tutta colpa del meteo. E non tanto, o non solo, dell’ultima tempesta che ha colpito l’Opitergino, quanto delle basse temperature che hanno ostacolato la germogliazione e rischiano di comportare problemi fitosanitari. Nella riunione on line dell`altro giorno con le categorie del Consorzio, alla presenza degli assessori regionali Federico Caner del Veneto e Stefano Zannier del Friuli Venezia Giulia, è stato detto che la riduzione, ad oggi, arriva addirittura a120%. Come dire che potrebbero saltare 100 milioni di bottiglie, per più di mezzo miliardo di valore.
Ecco, dunque, che il presidente Stefano Zanette ed i suoi collaboratori hanno deciso di correre immediatamente ai ripari, perché, fra l’altro, la domanda di Prosecco continua a salire. Da qui la scelta anzitutto di de-stoccare 460 mila ettolitri della vendemmia 2020, che saranno sottoposti immediatamente ad imbottigliamento. Ma la decisione più importante, nell`immediata prospettiva, è di chiedere alle Regioni veneto e Friuli di consentire il riconoscimento del ‘glera a terra’ come Prosecco DOP. Almeno per quest’anno.
Quindi una “misura temporanea annuale“, nel rispetto di quanto prevede il Disciplinare. La necessità è di mille ettari, al massimo di 2 mila ettari. E, viene precisato, esclusivamente per il 2021. Perché per l’anno prossimo, infatti, potrebbe intervenire una misura strutturale. E cioè che sulla base delle evidenze le regioni consentano la trasformazione non più temporanea ma stabile di almeno un migliaio di ettari di glera storico, quello piantato ancora nel 2017, prima cioè della decisione del Consorzio di stoppare la piantagione di nuovo Prosecco. L’assessore Zanier ha riferito, l’altro giorno, dell’allarme dei suoi produttori, quelli friulani, per la “glerizz azione” dei vigneti del territorio, nella speranza che arrivi poi la “pros eccorizzazione“. Zanette e gli altri del Consorzio hanno smentito che questo possa accadere, salvo qualche minima eccezione. Lo stesso Zanette si è poi fatto autorizzare un pacchetto integrato di altre iniziative a sostegno della produzione, ma soprattutto della commercializzazione e, in ultima analisi, di difesa del valore. Sarà confermato anche quest’anno lo stoccaggio, intorno al 20% come in precedenza, ma con l`impegno di sbloccarlo nei tempi più rapidi se la commercializzazione lo richiedesse.
Ci sarà, da parte del Consorzio, un monitoraggio mensile, in modo da assumere i necessari provvedimenti in caso di necessità ed in base alle diverse esigenze. Dalla Regione Veneto si è già espressa puntuale considerazione per la problematica. E si è lasciato intuire che potrebbe essere concessa la `misura temporanea` del passaggio da glera a Prosecco.
Fonte: La Tribuna di Treviso