L’Assemblea generale dei consorziati ha approvato il bilancio consuntivo 2020, investimento di € 23 milioni in marketing e comunicazione; ratificato anche il nuovo CdA per eleggere Presidenti e vicepresidenti.
Si è tenuta oggi l’Assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano durante la quale il Consorzio ha approvato a larga maggioranza il bilancio consuntivo 2020. L’Assemblea del Consorzio ha proceduto anche alla ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente, composto da 28 membri con diritto di voto e 4 designati dagli enti pubblici d’Emilia-Romagna e Lombardia senza diritto di voto. Nel primo Consiglio avverrà l’elezione di presidente e vicepresidente.
Il bilancio 2020 ha evidenziato un incremento della produzione pari a 183.630 forme: 4,9% in più rispetto al 2019. Il Parmigiano Reggiano DOP chiude l’anno con 3.937.823 forme prodotte contro le 3.754.193 dell’anno precedente. Sono conseguentemente aumentati i ricavi – 46.567.100 euro contro i 39.807.305 del 2019 – che derivano principalmente dai contributi che i caseifici devono versare al Consorzio per produrre la DOP.
Il 2020 ha visto un assestamento degli investimenti in marketing e comunicazione che si sono fermati a 23,6 milioni di euro – pari al 50% dei ricavi – contro i 24,8 milioni del 2019. Le attività sono state continuamente riviste nel corso dell’anno e adeguate al nuovo contesto Covid che ha portato alla cancellazione dei principali eventi fieristici mondiali. Effetti della pandemia a parte, la comunicazione al consumo rappresenta comunque una delle leve fondamentali per sostenere l’incremento della produzione tramite lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero.
L’Assemblea si è svolta in videoconferenza – per la seconda volta consecutiva negli oltre ottanta anni di storia del Consorzio – per garantire il rispetto delle norme anti-contagio. Nonostante ciò, la partecipazione è stata alta da tutte le province del comprensorio: oltre 190 produttori che rappresentano circa il 70% del totale dei caseifici del Parmigiano Reggiano DOP.
Approvato il bilancio, l’attenzione dei produttori si è spostata sulla ratifica del nuovo Consiglio di Amministrazione del Consorzio. Questa la suddivisione dei 28 consiglieri con diritto di voto, così come indicati dalle assemblee sezionali:
Consiglio di Sezione di Parma: Araldi Roberta, Bertinelli Nicola, Bertozzi Arnaldo, Bonati Andrea, Boni Renato, Corradi Gianluca, Cotti Luca, Gelfi Roberto, Rastelli Monica, Scarica Giuseppe.
Consiglio di Sezione di Reggio Emilia: Bezzi Alessandro, Catellani Giorgio, Gobetti Giovanni, Prandi Marco, Rizza Monica, Ruggi Giuseppe, Sartori Erika, Sfulcini Daniele, Sironi Giuseppe.
Consiglio di Sezione di Modena: Braghin Emilio, Benassi Claudio, Deluca Daniele, Minelli Kristian, Nascimbeni Andrea.
Consiglio di Sezione di Mantova: Odini Cristian, Benedusi Paolo, Galeotti Vincenzo.
Consiglio di Sezione di Bologna: Garagnani Guglielmo.
Del Consiglio, senza diritto di voto, fanno inoltre parte Alessandro Capuci e Andrea Zanlari.
Questa la squadra che dovrà guidare il Consorzio per i prossimi quattro anni e che dovrà nominare presidente e vicepresidenti nel corso del prossimo Consiglio. Se il Parmigiano Reggiano DOP, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha chiuso il 2020 con un risultato positivo che premia la reputazione – vendite in Italia +7,9% e all’estero +10,7% e prezzi che sono tornati ad essere remunerativi, sono tante le sfide da affrontare nel 2021: dal collocamento sul mercato di una produzione in continuo aumento (3.940.000 forme, +4,9% rispetto al 2019) a dossier come Brexit, i dazi USA, la cui sospensione terminerà a luglio, fino alla lotta alla contraffazione sui mercati internazionali.
“Il bilancio 2020 segna il termine del mandato quadriennale di questo Consiglio di Amministrazione – ha affermato il presidente Nicola Bertinelli – Insieme abbiamo affrontato varie sfide: alcune ricorrenti, come la lotta alla contraffazione, la regolazione del piano di offerta, il tema dei prezzi; altre inedite, penso in particolare alla pandemia e ai dazi USA, fino a Brexit. Molte di queste ci hanno dimostrato quanto il futuro della nostra filiera sia condizionato dalle vicende internazionali e, al contempo, come il Consorzio e il Parmigiano Reggiano DOP siano oggi in grado di stare al passo con un mondo sempre più complesso. Tutto ciò mentre, insieme, abbiamo progettato il futuro della filiera e messo a punto le attività per comunicare i nostri valori e quelli di Parmigiano Reggiano DOP al consumatore finale. Ringrazio tutta la squadra uscente per aver contribuito con professionalità e passione ad affrontare queste sfide e a collocare il Parmigiano Reggiano DOP su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo”.
Fonte: Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano