Un’Authority che vigili su contraffazione, agromafie e pratiche sleali della grande distribuzione.
Un’Authority specifica per l’agroalimentare, che vigili sulla contraffazione, sulle agromafie e soprattutto sulle pratiche sleali della grande distribuzione, quelle che spingono al ribasso i prezzi riconosciuti ai produttori agricoli. L’ha promessa ieri il ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, intervenendo al Summit “Recovery Food” della Coldiretti con cinque membri del governo Draghi: «I nostri uffici al ministero sono già al lavoro – ha assicurato Patuanelli – sia la direttiva europea contro le pratiche sleali, sia la legge Caselli di contrasto alle agromafie sono una priorità».
Poter contare su una maggiore vigilanza per quanto riguarda Rema della concorrenza agroalimentare è però solouna delle richieste chela Coldiretti ha messo ieri sul tavolodeimoltiministri intervenuti al summit, dedicato alla ripartenza del comparto italiano del food dopo le difficoltà della pandemia e in vista del Recovery fund. Il presidente dei coltivatori diretti, Ettore Prandini, ha chiesto al governo di spingere l’acceleratore sulla diffusione degli impianti di biogas, di biometano e di fotovoltaico in agricoltura «per favorire la produzione e l’autoconsumo interno delle imprese agricole». Ha sottolineato l’urgenza di investire sul sistema portuale e dei trasporti ferroviari, per rendere più competitivo l’export del food italiano nel mondo. Ha auspicato il rilancio alivello nazionale diuna nuova chimicaverde e ha invitato le autorità a procedere quanto prima a una semplificazione della burocrazia.
Fonte: Il Sole 24 Ore