Pechino impone agli enti di tutela un rappresentante cinese per poter effettuare la promozione.
Verona dice no alla decisione delle autorità cinesi di vincolare le attività promozionali in Cina al fatto di avere rappresentante legali cinesi, equiparando i Consorzi di tutela dei prodotti agroalimentari a marchio Ue a organizzazioni no profit. L’allarme, lanciato la scorsa settimana dall’associazione Origin Italia, che riunisce 26 Consorzi di tutela dei prodotti di qualità italiani, e ancor prima, a metà marzo da Federdoc, la confederazione dei Consorzi di tutela, è stato ribadito martedì scorso dai coordinatori dei gruppi S&D (Socialist and Democrats) e Ppe (Partito popolare europeo) alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro e Herbert Dorfmann: «Per i Consorzi dei prodotti DOP o IGP significherebbe un’interruzione immediata delle attività promozionali in territorio cinese, con gravi ripercussioni in termini di visibilità e tutela dei prodotti di qualità europei, esacerbando una situazione già critica a causa della pandemia».
Fonte: L’Arena