L’agricoltura biodinamica si conferma nel 2020 un’eccellenza made in Italy da export e segna una crescita del più 14 per cento come comparto
L’agricoltura biodinamica si conferma un`eccellenza italiana, con dati sull`export migliori di qualsiasi altro settore del comparto: nel 2020 il mercato estero dei prodotti biodinamici è cresciuto del 14% (le esportazioni del biologico si sono fermate all`8%), mentre quello interno è salito del 9%.
«Tali indicatori – sottolinea Carlo Triarico (nella foto in basso) presidente dell`Associazione per l`Agricoltura Biodinamica – certificano un cambiamento nelle abitudini alimentari, indirizzate verso la scelta di prodotti freschi, salutari e di qualità».
Lo scorso anno l`agricoltura biodinamica italiana ha rafforzato la propria capacità di penetrazione sulle piazze estere, elevandosi a modello su cui poter fondare una strategia di sviluppo dell`intero comparto agricolo nazionale. Nei primi undici mesi del 2020 le esportazioni agroalimentari sono aumentate dell`1,7%, ma l`anno si è comunque chiuso con un calo dell`intero comparto pari al 9,9%.
«L`export biodinamico risulta quindi essere un fattore trainante – aggiunge il presidente dell`associazione -, in particolare se si considera il suo tasso di crescita, paragonato a quello del comparto primario. L`esperienza delle aziende che sposano questo modello può essere d`esempio non soltanto alle 80 mila imprese biologiche, ma all`intero sistema-Paese agricolo».
Il successo delle esportazioni biodinamiche si riflette anche nella crescita diffusa del numero di questa tipologia d`imprese sul territorio nazionale: nel complesso si tratta di 4.500 aziende, secondo i dati più recenti a disposizione del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Fonte: QN – Economia e lavoro