L’emergenza sanitaria ha impattato anche sui piani di crescita del Prosciutto Toscano DOP. Ma i produttori puntano a rilanciare le vendite e intercettare un pubblico di palati esigenti.
Per il Prosciutto Toscano DOP, che conta su una produzione superiore alle 3.500 tonnellate e un valore al consumo intorno ai 100 milioni di euro, non mancano le opportunità di incrementare il business. Merito, tra l’altro, del sapore delicato, del rosso cremisi delle fette asciutte e magre, nonché di un gusto intenso, esaltato da una tipica sapidità. Il tutto condito dai sapori della toscanità, come il pepe, l’aglio e piante aromatiche come il lentisco, il mirto, il ginepro e altre tenute gelosamente segrete. Tuttavia, anche in questo caso l’emergenza Covid ha determinato un rallentamento dei piani di sviluppo, in particolare per quanto riguarda l’export. “In Italia come all’estero – spiega Fabio Viani, Presidente del Consorzio del Prosciutto Toscano – abbiamo risentito della crisi del canale Horeca e di un rallentamento delle esportazioni. Il Prosciutto Toscano DOP nel periodo pre-Covid stava aumentando la propria percentuale di esportazione, soprattutto grazie al notevole interesse che si stava sviluppando in Canada e negli USA. Qui, infatti, il Consorzio stava supportando i propri soci con attività promozionali rivolte a buyer e consumatori. Siamo fiduciosi che il trend positivo possa riprendere con la stessa forza non appena torneremo in una situazione di normalità”.
Fonte: Food