Per la Commissione Ue carni rosse, vini e salumi made in Italy nuocerebbero alla salute. Così un’intera filiera produttiva rischia di essere penalizzata da Bruxelles. Che invece favorisce il cibo prodotto dalle multinazionali. Entità ormai onnipotenti, che decidono cosa dobbiamo mangiare.
Strane cose succedono nell’Europa che si preoccupa (a parole) della nostra salute: ha comprato poco e male i vaccini contro il virus cinese, ma si allarma molto per cosa mettiamo nel piatto. Nella giornata mondiale di prevenzione dei tumori, la Commissione europea ha approvato lo «Europe’s Beating Cancer Plan» suscitando le ire di coltivatori e produttori soprattutto mediterranei. Di che si tratta? Di bloccare ogni sussidio per la promozione di vino, alcolici, carni rosse e carni lavorate (salumi per capirci) e di etichettare tutti questi alimenti con scritte e immagini dissuasive sulla falsariga di quelle che compaiono sui pacchetti di sigarette. Tutto ciò nel momento in cui sì dà il via libera, dal 13 gennaio, al consumo d’insetti: le camole della farina, vermetti cicciottelli color avorio. Ci fanno sapere dall`Europa che è una questione di salute, ma forse si tratta solo di soldi.
Nel mirino c’è l’agroalimentare made in Italy che ha un solo vero problema: è troppo buono, rappresenta un’agricoltura troppo produttiva, si vende troppo bene a discapito degli interessi delle multinazionali a cui Bruxelles è molto sensibile: il valore aggiunto agricolo italiano è pari a 39 miliardi su 60 di valore della produzione, quasi il doppio della media europea. Il fatturato dell’agroalimentare italiano è pari a 200 miliardi con esportazioni per 45 miliardi e il volume di filiera dal campo alla tavola è pari a 390 miliardi di euro. La Dop economy, cioè il fatturato dalle maggiori DOP italiane (monitorato da Qualivita di Mauro Rosati) è valso, nel 2019, 17 miliardi di cui oltre 9 dall’esportazione.
Non c’è dubbio che sia un piatto ricco che disturba i «padroni della fame» anche perché incarna la dieta mediterranea, che per stessa ammissione dell’Oms e dell’Europa, è il più salubre dei regimi alimentari. Ma dentro questo regime ci stanno i nostri prosciutti, i salami, la mortadella, i nostri vini che oggi l’Europa dichiara cancerogeni. Ma è per tutelare la salute o i fatturati? Sdoganando il consumo dei lombrichi della farina l’Efsa (l`Agenzia europea che si occupa della salubrità degli alimenti) fa sapere che sugli insetti proprio tutto chiaro non è, ma visto che apportano abbastanza proteine con un basso impatto ambientale (come si sa è passata l`idea che le stalle hanno colpa dei cambiamenti climatici) allora bisogna abituarci a mangiarli. Invece la bistecca della vacca che mangia il fieno e beve l’acqua fa tanto male. E non c`è nessuna differenza se è una Chianina allevata brada o una Charolaise tenuta all’ingrasso in due metri per due. Se però la carne è quella sintetica prodotta dalle cellule staminali in California nel nuovo progetto dove Bill Gates ha buttato 22 milioni di dollari allora va bene a prescindere perché è «sostenibile».
Fonte: Panorama