Aglione della Valdichiana, la procedura per l’acquisizione del marchio DOP si estende ad alcuni comuni umbri
L’Aglione della Valdichiana allarga il suo territorio di azione includendo anche alcuni comuni dell’Umbria e si avvia verso l’acquisizione del marchio DOP. È quanto emerso dalla presentazione, nel mese di dicembre, del materiale concernente il progetto affidato a Qualità e Sviluppo Rurale – società del territorio della Valdichiana che ha riportato risultati riconosciuti a livello regionale, nazionale ed europeo – da Ente Terre Regionali Toscana e finanziato dalla Regione Toscana.
Il progetto si è concluso con la caratterizzazione genetica, morfologica e la predisposizione del dossier per la presentazione della scheda alle due regioni per l’inserimento nel registro delle specie erbacee autoctone di interesse agrario da tutelare. Il progetto è stato coordinato dal responsabile scientifico Stefano Biagiotti, dell’Università Telematica Pegaso ed afferente al Centro Studi Economia del Welfare, con la partecipazione del gruppo di lavoro di Emidio Albertini, dell`Università degli Studi di Perugia, e di Enrica Berna.
Durante il percorso di caratterizzazione dell’aglione, durato circa 18 mesi, è emerso da parte della Regione Umbria l’interesse ad inserire tale eccellenza nei propri elenchi, in quanto coltivato da molto tempo anche in alcuni loro comuni facenti parte della “Valle del Clanis”. Da questo interesse, ed a seguito di un incontro nel febbraio 2020, è stato concordato tra le due Regioni di procedere di comune accordo.
Da questa condivisione è stata ridefinita l’area di produzione dell’aglione della Valdichiana – comprendendo anche i comuni umbri di Castiglion del Lago, Passignano, Tuoro, Paciano, Panicale, Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Fabro e Ficulle – ed è stata stimolata la costituzione del soggetto proponente della DOP tra produttori e trasformatori toscani ed umbri.
La Regione Umbria, lo scorso 16 dicembre, ha inserito l’aglione nel Registro regionale della biodiversità, concludendo così la procedura, mentre la Regione Toscana ha convocato la commissione tecnico-scientifica per il prossimo 26 gennaio, nella speranza che si giunga allo stesso esito. Il progetto Aglione della Valdichiana nato nel gennaio 2017 – con l’Associazione per la tutela e la valorizzazione dell’aglione della Valdichiana – che ha come obiettivo la valorizzazione di un prodotto e il suo territorio di produzione, ha ottenuto importanti risultati in termini di richieste, anche fuori dai confini dell`area di produzione.
L’aglione della Valdichiana può considerarsi l’ambasciatore di quell’area che un tempo venne definita da Leonardo da Vinci “Lago di Val di Chiana” riuscendo ad abbattere confini amministrativi, prima provinciali e poi regionali.
Fonte: Il corriere di Arezzo e provincia