Intesa Sanpaolo, Federdoc e Valoritalia hanno avviato l’operazione del pegno rotativo che interessa in generale 400 DOP
Intesa Sanpaolo ha sviluppato una soluzione finanziaria per sostenere il settore vitivinicolo, che sta risentendo pesantemente degli effetti della pandemia Covid. Dal punto di vista normativo la strada è stata aperta dal Decreto Cura Italia.
Con questo progetto le scorte di vino in cantina diventano garanzia: il “pegno rotativo” consente di effettuare una loro valutazione e di convertirle in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito. Il progetto si avvale della collaborazione di Federdoc, la confederazione nazionale dei consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani, e di Valoritalia che certificherà la presenza in cantina e la qualità del vino. Sono interessate le aziende produttrici delle DOP, Barolo, Barbaresco, Franciacorta, Amarone di Valpolicella, Brunello di Montalcino, Bolgheri, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano.
L’attenzione è rivolta a tutte le circa 400 DOP che vorranno collaborare con la Banca. Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 1986 sono stati 77 milioni gli ettolitri prodotti per un valore di 1,3 miliardi di euro, mentre oggi sono quasi 5o milioni, il 35% in meno, ma il valore è salito a 4,3 miliardi di euro, più del triplo.
Fonte: Il Sole 24 Ore