A vendemmiare saranno i robot. Non su Marte, ma in Piemonte e già dal prossimo anno.
L’introduzione della robotica nella produzione di uva è il cuore del progetto Horizon BACCHUS – Mobile Robotic Platforms for Active Inspection and Harvesting in Vineyard Areas (Piattaforma robotizzata per l’ispezione attiva e la raccolta del prodotto nelle aree viticole. L’iniziativa, dell’Università di Torino con la collaborazione di Confagricoltura Piemonte, punta a migliorare le prestazioni dei robot per contenere la diffusione delle malattie con minori trattamenti, controllare lo sviluppo dei funghi con raggi UV sulla fila (in collaborazione con l`azienda norvegese Sagarobotics), controllare meccanicamente le infestanti sulla fila, diradare i grappoli ammuffiti, selezionare e diradare i grappoli in vendemmia in modo da prelevare solo il prodotto con un certo grado di maturazione e sanità.
«Il sistema si pone l’obiettivo di riprodurre le operazioni di raccolta a mano, operando in modo autonomo in quattro diversi livelli», spiega Remigio Berruto del Disafa, dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino curatore del progetto con Mario Tamagnone.
«La georeferenziazione dei vigneti con la possibilità di effettuare ispezioni agrometereologiche e anche visive sullo stato sanitario delle coltivazioni e la raccolta intelligente e dunque non solo meccanizzata, automatizzata e selettiva, in particolare, possono già, per alcuni aspetti, fornire un notevole miglioramento al prodotto raccolto», sottolinea Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte.
Fonte: Italia Oggi