“I capolavori a denominazione di origine”, progetto crossmediale che vede insieme Eataly, Federdoc, Fondazione Qualivita, Origin Italia, e Treccani. Oggi in Italia, domani nel mondo
I prodotti enogastronomici dell’Italia, legatissimi ai loro territori di origine, sono dei veri e propri capolavori, che quando arrivano in tavola o nel calice, vivono solo l’ultimo passo di un percorso lungo fatto di storia, tradizione, innovazione, sapienza, cultura, lavoro e conoscenza, ingredienti che hanno dato forma a tanti territori d’Italia, dal punto di vista anche economico e sociale, per come li conosciamo oggi.
Un patrimonio enorme da trasferire al consumatore, anche attraverso la tecnologia, perchè solo con la conoscenza approfondita dei valori che un prodotto rappresenta, è possibile non solo scegliere, ma anche apprezzare a pieno il prodotto stesso, summa di una filiera. È da questa riflessione che nasce “I capolavori a denominazione di origine”, la prima iniziativa nata dall’accordo tra Eataly, Federdoc, Fondazione Qualivita, oriGIn Italia, e Treccani, che propone ai consumatori un modello di informazione completo sulle oltre 830 denominazioni italiane del settore agroalimentare e vitivinicolo DOP e IGP.
Un’opportunità negli store italiani di Eataly, realizzata attraverso numerosi materiali di comunicazione originali, ma che già punta al mondo, anche attraverso le ambasciate. Il racconto sull’eredità culturale dei prodotti è fruibile grazie a grandi pannelli illustrati, mentre gli aspetti più attuali sulle produzioni sono affidati a un “manuale” contenente l’elenco aggiornato delle denominazioni italiane, a una brochure dedicata all’approfondimento sulle produzioni di qualità europee e sul significato dei marchi DOP e IGP, ed a etichette dotate di Qr-Code presenti sugli scaffali che accolgono i prodotti.
Un percorso divulgativo che va dalle caratteristiche organolettiche dei prodotti, agli elementi di tracciabilità e sicurezza alimentare, fino a toccare alcuni di quegli elementi storici e culturali a cui prodotti agroalimentari e vitivinicoli si sono legati nel tempo: monumenti, opere letterarie, personaggi storici, caratteristiche dell’ambiente e del territorio. Attraverso la galleria esposta tra gli scaffali di Eataly, i consumatori sono accompagnati con immagini e testi, alla scoperta del “Dna culturale” delle Indicazioni Geografiche italiane.
Sui capolavori a denominazione d’origine ci saranno informazioni che vanno dal geniale macchinario inventato da Leonardo da Vinci per la trasformazione dell’antenato dell’olio Toscano IGP al ruolo del Barolo DOP nella rete diplomatica di Cavour, passando per i suoli vulcanici dell’Etna, patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2013, e fattore vitale per la nascita del Pistacchio Verde di Bronte DOP e dei vini Etna DOP. Un progetto, presentato oggi on line, che mette insieme il sistema di conoscenza sulle Indicazioni Geografiche della Fondazione Qualivita, la capacità di Eataly di creare un dialogo con i consumatori su scala globale e la rappresentanza istituzionale del mondo dei Consorzi di Tutela Federdoc e Origin Italia, per un progetto multidiscplinare e crossmediale, per aiutare il made in Italy agroalimentare non solo a superare la crisi della pandemia, ma a guardare al futuro.
Fonte: WineNews