I caseifici del Parmigiano Reggiano DOP accolgono ogni anno oltre 168mila visitatori. Con il progetto Parmigiano Reggiano Experience, il Consorzio ha scelto di strutturare l’offerta turistica mettendo a disposizione una piattaforma di prenotazione delle visite che consente l’incontro tra la crescente domanda di turismo esperienziale e l’offerta dei caseifici.
Il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano ha presentato al TTG Travel Experience di Rimini la propria offerta di turismo enogastronomico: Parmigiano Reggiano Experience. Trasformare una sorprendente esperienza in un vero prodotto turistico, destinato a valorizzare e diffondere la conoscenza della produzione, l’arte dei casari, la preziosa comunità di persone e saperi.
Il progetto parte, naturalmente, dalla forza del prodotto e dai valori di qualità associati, per svilupparsi turisticamente sulle due direttrici dell’innovazione digitale e del legame con il territorio.
L’obiettivo è quello di sviluppare un “prodotto turistico” strutturato in grado di intercettare la crescente domanda, italiana e mondiale, legata ai viaggi del gusto.
Gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare del made in Italy muovono, da soli, 1 turista su 4, il 22,3% dei turisti italiani ed il 29,9% degli stranieri (Ufficio studi ENIT su dati Unioncamere-Isnart 2019). Secondo UNWTO, il turismo enogastronomico sarà, inoltre, fondamentale nella ripresa dell’intero settore e la chiave per rilanciare lo sviluppo economico locale provato dall’attuale crisi.
Le potenzialità del progetto Parmigiano Reggiano Experience trovano riscontro anche nei numeri: nell’arco degli ultimi tre anni le visite in caseificio sono aumentate del + 54,1% arrivando a 168.000 nel 2019 (fonte dati: Consorzio Parmigiano Reggiano).
“Dopo il blocco Covid – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – i caseifici e il Consorzio stanno lavorando con ottimismo per il futuro. Siamo convinti che le Indicazioni Geografiche a braccetto con la gastronomia possano diventare un magnete per il turista. Ma i turisti devono trovare un’offerta funzionale, frictionless e sicura, fruibile in modo semplice, esperienze soddisfacenti e in linea con le proprie esigenze. Un prodotto come il Parmigiano Reggiano, così inteso, diventa motore dello sviluppo non solo per la filiera, ma anche per gli altri comparti del territorio”.
“Con il primato europeo per numero di prodotti DOP e IGP (ben 44), la ristorazione stellata e la tradizione delle osterie, gli eventi enogastronomici lungo tutto l’anno, Parma città UNESCO per la gastronomia, Casa Artusi a Forlimpopoli e tanto altro ancora – commenta l’Assessore Regionale al Turismo dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini– la nostra Regione ha saputo, negli anni, fare del cibo un asset strategico per competere sui mercati internazionali delle vacanze, nonchè una motivazione di viaggio sempre più forte per i suoi ospiti italiani e stranieri. Un plauso all’iniziativa del Consorzio Parmigiano Reggiano presentata oggi, che porta l’ospite proprio all’origine del prodotto e gli permette di organizzare al meglio la sua food experience”.
Fonte: Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano