“Per la prima volta si interviene in modo integrato dal campo alla tavola a sostegno della filiera agroalimentare made in Italy che è diventata la prima realtà economica del Paese con 3,6 milioni di occupati, dall’agricoltura all’industria fino alla ristorazione che rischia di subire per l’intero 2020 un crack da 34 miliardi a causa della crisi economica, del crollo del turismo e del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus“.
Lo afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolineando l’importanza del “bonus filiera Italia” per 600 milioni di euro, dai ristoranti agli agriturismi, in occasione del voto di fiducia sul Dl agosto in Senato che prevede anche “un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti di filiere agricole ed alimentari, inclusi quelli vitivinicoli, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima del territorio“.
Il contributo è riconosciuto a coloro che abbiano subìto un consistente calo del fatturato o dei corrispettivi nei mesi tra marzo e giugno 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. “Il provvedimento – sottolinea la Coldiretti – chiarisce anche che l’esonero Imu per i terreni agricoli spetta anche ai proprietari che siano coadiuvanti familiari del Cd, pensionati Cd e lap ancora in attività, soci Cd e lap di società di persone esercenti attività agricola. Si risolvono così migliaia di contenziosi con cui i Comuni ingiustificatamente chiedevano il pagamento del tributo di questi soggetti“. Sostenuto dalla Coldiretti anche lo stanziamento di 20 milioni di euro nel 2020 per interventi di promozione della commercializzazione dei prodotti della quarta gamma in difficoltà per effetto del calo dei consumi.
Fonte: L’inchiesta