Prende il via la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Dal presidente del Consorzio Matteo Ascheri e dal direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo Teresio Testa è stato infatti siglato un accordo grazie al quale le oltre 500 aziende associate avranno benefici in termini di accesso immediato al credito, servizi per la formazione, digitalizzazione, welfare aziendale e sviluppo commerciale.
A disposizione delle aziende agricole finanziamenti dedicati per l’acquisto terreni, reimpianti vigneti, ciclo d’invecchiamento del vino e per sostenere gli investimenti nel settore. Strada aperta anche agli accordi di filiera, che la banca sostiene dal 2015 attraverso un progetto al quale ha appena destinato ulteriori 10 miliardi di euro. L’obiettivo è creare sinergie tra aziende fornitrici trasferendo loro il merito creditizio del capofiliera.
In Piemonte ne beneficiano attualmente 3 mila realtà imprenditoriali, organizzate in 74 filiere, per un giro d’affari di oltre 6 miliardi di euro. L’accordo di collaborazione renderà infine immediatamente fruibili le misure per imprese e famiglie messe a punto da Intesa Sanpaolo per far fronte all’emergenza Covid-19 e agevolare la ripartenza, come moratoria prestiti e mutui, anticipo cassa integrazione in deroga, linee di liquidità, plafond per i settori più colpiti, per esempio il turismo, con rimborsi posticipati.
Sul fronte dell’e-commerce, che nel solo settore food con il lockdown è cresciuto del 55% rispetto al 2019, Intesa Sanpaolo offre l’accesso a Destination Gusto, piattaforma online per la valorizzazione e la vendita delle eccellenze enogastronomiche del made in Italy. Il Piemonte è in testa all’Indice di reputazione enologica italiano. Uno studio di settore della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo evidenzia come la regione, seconda esportatrice di vini dopo il Veneto, sia riuscita a mantenere le esportazioni in territorio positivo nel primo trimestre 2020 (+1,4% per il Piemonte; +5,2% per il solo distretto delle Langhe, Roero e Monferrato). Dati più severi sono attesi per il secondo trimestre dell’anno. Nel mese di aprile il fatturato del settore bevande in Italia è sceso del 30%. Più penalizzate le imprese non esportatrici, soprattutto quelle legate al canale Horeca, che intermedia circa il 42% del vino destinato ai consumatori finali. Il Covid-19 ha impattato meno sulla GDO, che ne intermedia circa il 37%, mentre le cantine esportatrici hanno subito l’effetto delle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria.
«Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Intesa Sanpaolo, perché mette a disposizione delle cantine provvedimenti importanti per superare un momento complicato», ha dichiarato Ascheri. «Particolarmente interessante lo strumento di finanziamento delle scorte di magazzino, una misura pensata appositamente per i grandi vini da invecchiamento come Barolo e Barbaresco».
«Sono convinto che l’aver formalizzato questa nostra storica collaborazione ci permetterà di realizzare in tempi brevi molti progetti che abbiamo in cantiere, rafforzando un meccanismo distrettuale già molto ben avviato, motore dell’economia del territorio», ha sottolineato Testa. «Abbiamo ben chiare le esigenze delle aziende consociate: crescita, innovazione, export, gestione del magazzino. Esse potranno inoltre disporre del pieno supporto della rete Intesa Sanpaolo, che mette in campo gestori competenti e un gruppo di specialisti del settore presenti ad Alba, Canelli e Fossano».
Fonte: Italia Oggi