L’Assemblea dei soci del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese convocata giovedì 23 luglio 2020, alle ore 16 (in seconda convocazione), presso l’Enoteca Regionale della Lombardia in via Cassino Po,2 a Broni (PV) ha approvato il Bilancio Consuntivo 2019 dopo le relazioni del Consiglio di Amministrazione sull’attività svolta e del Collegio Sindacale.
L’Assemblea ha approvato il Bilancio Preventivo 2020 e il Regolamento interno. Per la parte straordinaria, l’Assemblea ha approvato all’unanimità le modifiche dello Statuto e le delibere relative. La bozza dello Statuto modificato e il Regolamento interno sono stati recentemente approvati dal Ministero competente.
Nella sua relazione la presidente Gilda Fugazza ha toccato questi punti rivolgendosi all’Assemblea dei Soci:
“Oggi dobbiamo dire grazie al lavoro di Squadra che ha portato avanti la Regione Lombardia con l’assessore Fabio Rolfi e tutto il suo staff anche quello di Ersaf diretto da Massimo Ornaghi – e non è così scontato questo grazie. Fra le cose non scontate grazie anche e soprattutto alla collaborazione delle aziende socie, vecchie e nuove, che hanno permesso di arrivare alla modifica dello Statuto e ricalibrare i famosi pesi in assemblea. Obiettivo raggiunto. Solo un’assemblea forte e rappresentata in modo equilibrato – cosciente di tutta la filiera del vino – può vincere le sfide di oggi e di domani”.
“Obiettivi: primo fra tutti il lavoro comune per la valorizzazione del prodotto e del territorio come ricaduta positiva sulle singole aziende: deve essere un mantra, ci tengo come se fosse la mia missione. E proprio perché la sento mia questa missione diventa la nostra. In questi mesi ho seguito con attenzione maggiore il modo di comunicare delle aziende dei soci e mi fa piacere affermare che oggi si sta comunicando in modo identitario: dovremo andare avanti così anche di più, uniti perché sarebbe un errore disperdere energie in messaggi che non rappresentano il territorio”. “Dalla vigna al calice e dal calice ai menu dei ristoranti: il lavoro collettivo coinvolge tutti. Enoteche, bar, tour operator, portali di incoming, enoturismo, elemento strategico per la promozione del settore vitivinicolo. Questo è un obiettivo importantissimo”.
“La promozione sarà diretta al prodotto bottiglia ma anche ai luoghi, alla cultura e ai cibi del territorio aggregazione del territorio e storia come dicevo prima che nessuno può inventare. L’abbiamo. Bisogna soprattutto portare anche i vini fuori dall’Oltrepò in Italia. Riconquistare le piazze importanti del mondo del vino come Roma e Milano. Lo possiamo fare solo con la promozione, la comunicazione, gli eventi piccoli o grandi che siano”.
“Dobbiamo anche essere strateghi e un po’ filosofi: avere maggiore conoscenza, ampliare le vedute, ascoltare e guardare a cosa fanno gli altri ci aiuta ad essere più creativi: creando così maggior consumo e maggior consumo crea maggiore desiderio di conoscenza”.
“Le strategie sono solo finalizzate ad un futuro più evoluto, anche se sempre sostenibile: ok a progetti per un’agricoltura di qualità che sfrutti l’innovazione – che diventa sostentamento economico – per una attenta sostenibilità, territorialità e valorizzazione del capitale umano”.
“Se l’innovazione ci aiuta ad essere più rapidi, più precisi e più puntuali – numerici soprattutto – avremo maggiore controllo della qualità e della sostenibilità del nostro mondo del vino. Dalla vigna al calice ai media ai clienti turisti o consumatori – o tutt’e due – che si aprono ad un’esperienza in Oltrepò, un territorio dove ritornare sempre più spesso e dare credito”
Fonte: Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese