La forza di un movimento importante; la solidità di una tradizione; l`unione di un sentimento che accomuna tante realtà, pur nelle loro peculiarità… Sono queste le caratteristiche che fanno la differenza nei momenti difficili, come ben evidenzia la risposta all`emergenza coronavirus data dal Prosecco DOP, inteso come vino e territorio, ma anche come simbolo e, non ultimo, come Consorzio.
Per esempio, la vastità territoriale della sua diffusione e le diverse abitudini di consumo cui è legato hanno permesso di «modulare», se così si può dire, gli ostacoli: «Il nostro comparto», spiega Stefano Zanette, Presidente Consorzio Tutela Prosecco Doc, «ha risentito meno di altri delle difficoltà legate al diffondersi della pandemia da Covid- 19, facendo emergere anche dei segnali positivi per ciò che attiene le vendite nella grande distribuzione e l`export. Del tutto diversi, evidentemente, gli effetti per gli operatori del compatto Ho.re.ca. che hanno registrato contrazioni significative. Anche qui, però, in maniera non omogenea: se Wine Bar ed enoteche mostrano un certo dinamismo, la ristorazione fa ancora difficoltà e i catering, essenzialmente legati agli eventi, restano praticamente fermi».
Tanto per i comparti più in difficoltà, quanto per quelli che hanno tenuto meglio, la risposta del Consorzio è stata incisiva: racconta ancora Zanette: «Il Consorzio, dal canto suo, ha avviato una campagna di comunicazione tesa a incentivare il canale on-trade che, anche dopo il lockdown, dovrà guardare ad attività alternative connotate da una forte componente di servizio come l`asporto e la consegna a domicilio. Per la prima volta abbiamo lanciato una campagna adv sui principali mezzi radiotelevisivi italiani sottolineando il legame tra le nostre produzioni, il sistema produttivo, la natura e il territorio».
Fonte: Milano Finanza