Riduzione delle rese del delle Venezie Pinot Grigio DOP a 150 quintali per ettaro certificabili come doc, dai 180 quintali previsti, e inserimento del Rosato (o Ramato), attraverso una modifica del disciplinare già pronta e in attesa di approvazione. Sono le principali decisioni collegiali dell`ultimo cda del consorzio Pinot grigio doc delle Venezie del 28 maggio, che ha preso in esame le previsioni per l`annata 2020, definita «non particolarmente produttiva» e presenterà le misure ritenute necessarie.
«La protezione del valore del territorio e della denominazione, in un`ottica di decisioni condivise e collegiali, è al centro delle richieste fatte alle amministrazioni», a partire dalla riduzione di rese concordata tra tutte le DOP, come chiarisce il presidente Albino Armani che presiede l`ente interregionale espressione della metà, o quasi, della produzione mondiale di questo vino (43%), con1.093.098 ettolitri rivendicati a doc. Le regioni rappresentate sono, oltre al Veneto (primo per produzione in vigneto), il Trentino (primo imbottigliatore) e il Friuli Venezia Giulia. Sul territorio veronese ci sono 4.636 ettari vitati, su 16.226 del Veneto e 27.159 del Triveneto. Al 30 aprile sono stati già imbottigliati 523.545 ettolitri del 2019.
«Siamo pronti ad inviare alle amministrazioni formale richiesta per l`attivazione delle misure di governo dell`offerta, che garantiscano una gestione coerente dei volumi ottenuti con la vendemmia 2020, anche in virtù dell`emergenza sanitaria ed economica provocata dal Covid-19», riferisce a nome del consiglio Armani, pur precisando che i primi cinque mesi del 2020 sono trascorsi nel segno di una sostanziale stabilità, senza decrementi sul 2019, nonostante l`emergenza Il crollo del canale Horeca nazionale non ha infatti inciso, perché il mercato Italia non rappresenta che il 5%, mentre il 44% è costituito dal Nord America, il 27% dall`Inghilterra e il 12% dalla Germania.
Sono 220 milioni le bottiglie prodotte dalle aziende del Consorzio, 300 milioni in tutto il Nord Est; il prezzo medio a bottiglia in Italia sullo scaffale tiene, ed è compreso tra 5 e 8 euro, 9-15 dollari in Nord America e 5-6 sterline in Inghilterra. «A livello mondiale il Pinot Grigio ha registrato in questo periodo un ottimo consumo», aggiunge Armani, «le grandi catene hanno un prodotto di qualità. La tipologia si è trovata nel posizionamen to di prez zo e nei canali giusti e l`attività di promozione del Consorzio è servita: sarà inoltre incrementata grazie a fondi comunitari, con il completamento del riconoscimento formale del Consorzio».
Ma il 2020 promette quantità ridotte del 15-20% rispetto alla norma, «perché si tratta di una varietà delicata, che va in alternanza produttiva, molto sensibile», la definisce îl presidente. «Nella gestione del vigneto è necessaria una proiezione verso un equilibrio di lungo periodo».
É anche stata deliberata l`attivazione dello stoccaggio amministrativo per i quantitativi di prodotto atto a DOP ottenuti dalle uve eccedenti i 130 quintali per ettaro fino alla produzione massima consentita di 180 per ettaro; e la conferma dell`esclusione dallo stoccaggio delle produzioni certificate anche con îl sistema biologico. Il Consorzio Pinot Grigio delle Venezie è inoltre «favorevole al mantenimento di un tavolo di confronto del Pinot grigio del Nordest, più dell`80% del totale italiano, a favore di una gestione programmatica e condivisa nel Triveneto».
Fonte: L’Arena