La ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova interviene all’Assemblea di OriGIn Italia del 28 maggio 2020 portando il suo messaggio al sistema italiano dei prodotti DOP IGP: oltre 100 Consorzi di tutela, insieme ai rappresentanti delle istituzioni nazionali, hanno condiviso il proprio punto di vista sul tema “FATTORE RILANCIO – Consorzi di tutela al servizio delle imprese e dei territori” per delineare la strada per l’agroalimentare di qualità.
«Forte attenzione personale, e dei nostri uffici, al sistema delle Indicazioni Geografiche che considero un perno fondamentale delle politiche di sviluppo agroalimentare del Paese – ha detto la ministra Teresa Bellanova –. Con il Dl Rilancio aggiungiamo 1 miliardo e 150 milioni di euro oltre a quanto stanziato con il Cura Italia, con l’obiettivo di riconoscere il ruolo fondamentale e strategico della filiera alimentare nel nostro Paese, perché nessuna delle aziende che producono qualità sia indebolita da questa crisi. Necessario rafforzare il sistema geografico e il legame inscindibile cibo-territorio, non arretrando nella battaglia al falso cibo e alle imitazioni delle nostre indicazioni geografiche». Già nel cura Italia – ha ricordato la ministra – erano contemplate alcune iniziative di difesa delle indicazioni geografiche (27 milioni di euro per l’acquisto di prodotti DOP): «con il Decreto Rilancio queste risorse vengono potenziate: 250 milioni di euro al fondo emergenza alimentare, con risorse destinate anche ad acquistare prodotti DOP. L’attenzione alle Indicazioni Geografiche sarà garantita anche dal fondo emergenziale a favore delle filiere in crisi forte di una dotazione di 500 milioni di euro». Poi Bellanova ha ricordato il Pegno rotativo per i prodotti DOP e IGP: «lo schema di decreto è pronto ma abbiamo bisogno dei Consorzi per renderlo operativo, può dare una mano alle imprese sulla liquidità». Infine la proposta di «un tavolo al Mipaaf per mettere a valore il sistema delle indicazioni geografiche e meglio indicare la strategia per l’internazionalizzazione anche con un confronto costante con il Ministero degli affari esteri e con l’Ice».
Fonte: OriGIn Italia