A breve la vita comincerà pian pianino a uscire dall`isolamento dell’emergenza Covid-19. Ristorazione, Horeca, prodotti agroalimentari (vino e olio in primis) hanno sofferto molto. Ma dall`emergenza si deve uscire. Parlano 150 protagonisti del mondo agroalimentare italiano (esperti, amministratori, dirigenti, operatori, chef, produttori, sindacalisti…) per capire come sarà il dopo, per imprese e consumatori.
Tra questi spunti, la riflessione di Mauro Rosati, Direttore Generale di Fondazione Qualivita: “Come la guerra, il Covid-19 è un evento che vivrà nella mente delle persone per decenni. Di conseguenza, è anche importante cogliere le implicazioni a lungo termine cosi da mettere in atto strategie in settori come quelli della ristorazione e del turismo, che subiranno le maggiori trasformazioni. Finite le restrizioni, il tempo libero fuori casa avrà un’impennata, anche se non mancheranno ostacoli a partire dalla limitazione economica delle persone e da una forte esigenza di sicurezza. Tuttavia, quelle attività di somministrazione in cui il processo produttivo del cibo sia ben visibile al consumatore, in piena sicurezza, potranno avere di nuovo un ruolo centrale. Dal popolare street food fino al ristorante stellato: fondamentale che tutto sia “a vista”. Sul I tema della produzione agroalimentare sarà sempre più importante la food safety, ovvero la sicurezza igienica unita a fattori di autenticità e origine. Le certificazioni avranno un ruolo centrale a patto che la tracciabilità sia effettiva e le informazioni fruibili. Ogni prodotto dovrà essere accompagnato da un passaporto digitale con informazioni multimediali chiare, complete e sempre disponibili”.
Fonte: Gambero Rosso