I boom delle vendite dei supermercati è stato una sorta di paracadute per molte filiere dell’agroalimentare italiano, ma da solo non basta a sostenere un comparto che vale ben 140 miliardi di euro, di cui 56 miliardi di export. Proprio il crollo dell’export e la chiusura del settore Horeca, ovvero tutta la ristorazione fuori casa che è stato di fatto azzerata dai decreti ministeriali, sono i due fattori che mettono a rischio la tenuta di molte imprese tricolori, nonostante i consumi casalinghi siano in decisa crescita.
Quello della farina è probabilmente il miglior esempio di quanto sta accadendo: ha fatto notizia la riscoperta del pane fatto in casa, ma le vendite della farina nella grande distribuzione, che sono arrivate a triplicare, rappresentano solo il 15% del giro d’affari del settore; la chiusura delle pizzerie pesa molto di più e il bilancio complessivo fa così segnare un calo del 25%. Senza contare che l’industria molitoria si è trovata sprovvista di sacchi da l e 5 chilogrammi, quelli venduti nei supermercati, e ha fatto fatica a farne approvvigionamento con le cartiere chiuse. Lo stesso identico discorso può essere fatto per altre prodotti del Made in Italy conosciuti in tutto il mondo, come per esempio il Prosciutto di Parma DOP, il Grana Padano DOP e l’ortofrutta. Forti dell’apprezzamento che riscuotono ad ogni latitudine, i prodotti agroalimentari tricolori recupereranno velocemente gran parte delle perdite ma dovranno comunque fare i conti con fattori non strettamente dipendenti dal controllo degli operatori del settore, come per esempio le difficoltà di natura logistica, la capacità di spesa dei consumatori e i tempi di riapertura degli esercizi pubblici. A cui magari si andranno ad aggiungere abitudini adottate durante l’isolamento casalingo, come per esempio quella di farsi il pane o di comprare la frutta e la verdura direttamente dai contadini che la consegnano a casa, tutti elementi che non penalizzano di certo il settore agroalimentare ma ne cambiano le dinamiche.
Fonte: La Repubblica – Affari & Finanza